Le Costituzioni
delle Monache Agostiniane
VITA MONASTICA
AGOSTINIANA
CAPITOLO I
VITA CONTEMPLATIVA
41. La vita contemplativa è la parte migliore scelta da Maria «che non le sarà tolta», perché la necessità dell’apostolato e delle opere di misericordia terminerà con la vita presente, ma la dolcezza della contemplazione durerà in eterno: «sarà aumentata in questa vita, perfezionata nell’altra, tolta mai» (1).
42. Questo genere di vita costituì il sospiro del S. P. Agostino immerso nelle cure del ministero episcopale. «Nessuno mi vincerebbe nell’amore di una sicura, tranquilla vita contemplativa: non c’è nulla di meglio, nulla di più dolce che scrutare, lontano dai rumori, il tesoro divino. E’ cosa dolce, è cosa buona» (2).
«Invoco Dio a testimone della mia sincerità che, per quanto si riferisce all’utilità mia, preferirei dedicarmi ogni giorno ad ore determinate, come stabilito nei monasteri bene ordinati, al lavoro manuale e avere le altre ore libere per leggere, per pregare e occuparmi nello studio delle Sacre Scritture» (3).
Le Monache, trovandosi nella felice situazione tanto sospirata dal S. P. Agostino, ne emulano lo spirito di contemplazione e l’unione con Dio.
43. Dedicandosi nella solitudine (4), in modo particolare all’orazione, alla mortificazione e allo studio, sovvengono alle necessità della Chiesa e dell’Ordine.
Le Monache completano infatti nell’Ordine la manifestazione di quei carismi che lo Spirito Santo volle rendere visibili mediante la nostra fondazione monastica; anzi ne rappresentano l’aspetto più eminente, quello a cui ogni membro della nostra Famiglia deve costantemente aspirare come alla pienezza della perfezione; così esse sono attive nei fratelli e i fratelli sono contemplativi in esse (5).